Volere è potere? Mah, io non son mica così sicuro. E c'ho le prove.
Qualcuno sopra di noi che gioca con le nostre vite. Ma nessuno ci aveva ancora detto a che gioco sta giocando.
E pensare che io, nella mia ignoranza, me l'ero pure presa. Invece alla fine era solo invidia.
Le scelte di design della Volkswagen son discutibili, ma se ci pensi bene hanno il loro perché.
Un problema di mancanza d'affetto, e le imbarazzanti figure che può comportare, in giro per il mondo.
Un problema di percezione descrittiva, il neoclassicismo da non raccontare alla mamma: un dialogo deludente sulla volgarità della storia dell'arte.
Il pacifismo, una vecchia canzone dei Giganti e tutti i rischi annessi e connessi. Una storia triste di invalidità, giardinaggio e moncherini.
Fin dai tempi del ballo di Simone, come cantavano Giuliano e i Notturni, il sintomo persiste eppure nessuno ha mai chimato un medico.
Tanto, troppo adesivo: un'interpretazione alternativa (ma molto convincentie) della legge sul copyright.
C'è la crisi e il morale è sotto le scarpe: chi non ha un lavoro non lo trova e chi ce l'ha ne vorrebbe un altro. Ma c'è una risposta per tutte le esigenze.
I rapporti personali nell'era dei social network. Un'analisi antropologica su come cambiano le relazioni interpersonali una volta replicate online.
Chi l'ha detto che i videogiochi fanno male? Preparano ad affrontare la vita, in realtà.
La sottile linea grigio-opaca che divide il pessimismo dal realismo e viceversa. L'unica linea che puoi oltrepassare senza problemi tanto è uguale.
Lavarsi i dente fa bene, ma anche no. Ovvero quando prevenire non è mica poi così meglio che curare. Sentite un po' qua che roba.
Un'accorata denuncia conto quelle sanzioni di ispirazioni dantesca che affliggono il modo moderno e l'attuale concezione di legalità lungo le strade.
L'eterna lotta mai bilanciata tra gioco e amore. E la conclusioni che alla fine, in ogni caso, la strategia del prima non prenderle è sempre quella consigliata.
Tutti (quasi) i rischi connessi con questa pratica altamente diffusa tra gli esseri umani, che poi non ci pensano mica al casino che posson combinare.
Andare a Roma è facile, ma se devi andare da un'altra parte allora come si fa? Consigli e sopporto morale per quando perdi la bussola, nel senso dell'orientamento.
Se l'avessero saputo quelli di Lost, questo trucchetto auto-psicologico che funziona (quasi) sempre, la serie sarebbe durata mezza stagione.
Duchamp e i suoi bizzarri gusti per quanto riguarda l'arredamento d'interni. E una soluzione geniale per salvare capra e cavoli.
L'età sbagliata per prendere i mezzi pubblici è quella di mezzo. Il problema è che non si sa quanto dura.
E io che mi ero fidato! Invece poi l'unica cosa che c'avevo guadagnato era un brutto strabismo.
Un'incomprensione madornale, quella tra me e il mio amico Mizio. Fortuna che tutto è bene quel che finisce bene e ci siam rivisti dopo tanto tempo.
Una storia violenta di morti ammazzati, sparati per la precisione. Dove però si cerca comunque di guardare al lato positivo della cosa.
Una storia triste di confusioni armoniche in cucina. Una puzza che non vi dico.
Brutta bestia, la dipendenza, soprattutto quando sbagli sport. Chiedete al Bertacci per saperne di più.
La strategia del Berselloni era infallibile: lì sospesa tra il far sangue e il fra buon sangue, andava sempre a segno, maledetto mandrillone.
Pensavano di avermela fatta, quei mascalzoni che vanno in giro a rubar le macchine. Ma io son furbo come un volpino: sentite questa!
Robe che succedono quando non dormi e vuoi guidare lo stesso. No, mica i colpi di sonno, le allucinazioni proprio.
Lo sappiam tutti dai, che è meglio non andar lì a stuzzicare la mamma coi piccoli. Non importava mica che arrivasse Folco Quilici a dircelo.
Personaggi che schifavi al liceo e poi ti tocca rivalutari, poca miseria.
Che poi uno gli vengon pure gli scrupoli, che anche a esser educatissimo poi non lo sai mica se la fai giusta. Che la gente poi si offende per un nonnulla.
Pure sull'autobus, cari miei, valgono le regole del quieto vivere e chissà, magari un bel gesto oggi ci tornerà indietro domani. Anche se magari l'apparenza inganna.
Anche le relazioni più affiatate hanno macchie indelebili da lavar via. E il Dixan non basta mai.
Andar via da casa presto perché meglio soli che male accompagnati, si dice. Tutto vero, ma anche no.
Il traffico che rallenta il mio cuore, per la precisione. No, non un embolo o un principio di infarto. Amore proprio.
Certi call center delle TV a pagamento sembra proprio che ci tengono sul serio alla qualità della tua vita. Cioè della loro, volevo dire.
L'avete fatta la lista dei buoni propositi per l'anno nuovo? Io no, e vi spiego perché. Vedrete che non fa una piega proprio.
Una roba che se mi capitasse l'occasione che ce l'ho davanti riuscirei proprio a trattenermi. Come Ali Ağca, ma meno trucido.
Cosa ne sa il fruttivendolo sotto casa di fisica classica? Quanto vengono le mele al chilo e quanto ci mette un chilo di mele a cadere dal bancone fino a terra? Boh.
Il passaggio dalle lire agli euro? Chiedete informazioni a quella lobby che ne aveva tutto da guadagnare
Statistiche softcore che finiscono per indurre un tristi momenti di lucidità.
Quando la pronuncia è tutto, quando le lingue straniere fregano anche il migliore dei veterinari. Una storia di vandalismo e analfabetismo urbano.
Dice il tempo è relativo, ma non mi pareva mica. E misurabile, pure. Ma allora devo averci il metro sbagliato, io.
Non è che non avevo sonno: semplicemente non volevo dormire. C'è una sottile differenza.
A volte i dialetti son così strani che sembra li abbia inventati qualcun altro, mica quelli del posto.
A volte ritornano, perché hanno degli affari in sospeso. O solo per dirti che non torneranno mai più.