Dice che quel ragazzetto che si chiamava Duchamp un giorno prese un cesso e lo mise in una galleria d'arte. Fu così che diventò un artista (che uno pensa che è difficile diventare artisti e invece) e da allora qualunque cosa faceva poi tutti dicevano che era un'opera d'arte.
Per esempio dice che una volta arrivò a una festa (Duchamp, dico) e appena entrato si tolse il soprabito e lo appoggiò su una poltrona: ecco. Nessuno osò spostarlo perché tutti pensarono che fosse un'installazione di quel Duchamp là che era un artista famosissimo quando invece lui (sempre Duchamp, dico) si era semplicemente tolto il soprabito e non sapeva dove metterlo, che quella mica era casa sua.
Io, da quando ho saputo questa cosa interessantissima di Duchamp, per non generare spiacevoli incomprensioni, uso il cesso come attaccapanni.