I buoni sconto hanno un nome che non rende abbastanza l'idea, almeno secondo la signora Braccini.
Una storia che il vostro dentista non vi racconterà mai. Anzi, provate a chiderglielo: negherà.
Ok che i nomi son puri accidenti, ma pensate comunque al vostro cognome prima di tirarli a caso.
Scoop sul sangue di Nostro Signore sceso in terra per lavarci dei nostri peccati. E invece.
Quella tragica incomprensione tra mio nonno e quelli del telegiornale che cancellò il confine tra religione e comunismo.
Pensa un po' l'Albertone, lui che conobbe un parente stretto durante un viaggio spaziale.
Il futuro è roseo: chissà cosa ci aspetta dietro l'angolo. Per sicurezza, meglio non indagare.
Non è una questione di sonno: ci vuole l'esca giusta e del pelo sullo stomaco, per sopravvivere.
Volere è potere? Mah, io non son mica così sicuro. E c'ho le prove.
Le cose non sono proprio andate come ce le hanno raccontate: ma quali Lupi Grigi, ma quale KGB!
Qualcuno sopra di noi che gioca con le nostre vite. Ma nessuno ci aveva ancora detto a che gioco sta giocando.
La storia di Arianna, cuore di mamma, e di sua madre che senza la sua bambina non si sa proprio come avrebbe fatto a far tornare i conti.
E pensare che io, nella mia ignoranza, me l'ero pure presa. Invece alla fine era solo invidia.
Le scelte di design della Volkswagen son discutibili, ma se ci pensi bene hanno il loro perché.
Gente che lavora da casa, col computer. Gente che campa sull'internet. Come il nostro amico Virgilio.
Giuriamo che nessun animale è stato maltrattato per la stesura di queste righe. Garantisce il nostro amico Ciccio, lui che con le bestie ci va a bere al pub.
La storia del nostro amico Stefanino ci insegna quello che le nostre mamme ci han detto fin dalla notte dei tempi: mai lamentarsi e pensare sempre a chi sta peggio.
Dice areare il locale, dice non si respira, dice mi vien da svenire. E che ci posso fare io se quella non si vuole muovere?
Istruzioni utilissime quanto generiche per non rovinare i panni sporchi pur ottenendo ottimi risultati in termini di smacchiatura professionale.
Quando anche i Santi e le Madonne si ingarellano su chi la fa più grossa, non si sa mai a chi tocca l'ultima parola.
Bei tempi quando ancora potevamo permetterci il beneficio del dubbio anche sulle questioni di fede!
Quella storia buffa di San Caio che rubò la beatificazione e la beatitudine al suo amico fraterno, compagno di tante avventure.
Un problema di mancanza d'affetto, e le imbarazzanti figure che può comportare, in giro per il mondo.
Un problema di percezione descrittiva, il neoclassicismo da non raccontare alla mamma: un dialogo deludente sulla volgarità della storia dell'arte.
Chiamatele (piro)manie post-mortem, ma son voleri che van rispettati. E poi un tiro non si nega a nessuno, dai.
Il nostro amico Tiziano e un disagio che non si capiva se ci era o se ci faceva. Finché non ci spiegò tutto un luminare.
Il pacifismo, una vecchia canzone dei Giganti e tutti i rischi annessi e connessi. Una storia triste di invalidità, giardinaggio e moncherini.
Io non ho mai capito perché Radio Maria si chiama Radio Maria e non, che ne so, Radio Giuseppe o Radio Gesù. O semplicemente Ra Dio.
Anche nell'antichità, quando le porte eran di pietra, gli spifferi erano un problema non da poco.
Breve ma altamente rinfrescante lezione di chimica ferragostana da parte dell'esimio professor Meggiorini da Bergamo.
Della differenza tra nostro signore Gesù e noi poveracci mortali, una delle tante.
Fin dai tempi del ballo di Simone, come cantavano Giuliano e i Notturni, il sintomo persiste eppure nessuno ha mai chimato un medico.
Tanto, troppo adesivo: un'interpretazione alternativa (ma molto convincentie) della legge sul copyright.
Una strabiliante (ma verissima) storia di occhi, aghi e pagliai. Fantascienza di alta qualità.
C'è la crisi e il morale è sotto le scarpe: chi non ha un lavoro non lo trova e chi ce l'ha ne vorrebbe un altro. Ma c'è una risposta per tutte le esigenze.
Una domanda trabocchetto apparentemente senza soluzione. Ma come sempre, son le dimensioni che contano, alla fine.
L'eterna lotta contro il browser più odiato da tutti: una soluzione drastica, un atto dimostrativo, una presa di posizione forte. Alla faccia dell'user experience.
La vita come viene, ma con la necessaria attenzione alla vita bassa. La vita presa di petto, ma non troppo. Strategie di sopravvivenza.
Di questi tempi, con questa crisi, lo stomaco che brontola prende il sopravvento sul cuore che si spezza. Una sottile metacitazione cinematografica.
La fatica della pirateria digitale, il peso del file sharing. Un mal di schiena che non ti dico per il mestiere del 2000: facchino 2.0.
I rapporti personali nell'era dei social network. Un'analisi antropologica su come cambiano le relazioni interpersonali una volta replicate online.
Un hobby per il dopocena, tipo le parole crociate, lo scarabeo o il sudoku. Un tizio di San Donato in Poggio come il nuovo Bartezzaghi
Morti di fame contro morti di fumo: dipendenze e latitanze all'insegna dello smetto quando voglio, ma anche no. Scusa c'hai una sigaretta?
Chi l'ha detto che i videogiochi fanno male? Preparano ad affrontare la vita, in realtà.
La sottile linea grigio-opaca che divide il pessimismo dal realismo e viceversa. L'unica linea che puoi oltrepassare senza problemi tanto è uguale.
Una tragedia, una bruttissima notizia, quella che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Ma a risparmiare sull'energia da qualche parte bisognava pur cominciare.
Gente che va a sciare e poi millanta incidenti sul lavoro per fregare l'INPS e allungarsi le vacanze con i soldi dei contribuenti.
L'economia rallenta ma il presidente dice che dobbiamo star tranquilli: eppure la gente non sa più cosa mangiare. Salato o dolce?
Lavarsi i dente fa bene, ma anche no. Ovvero quando prevenire non è mica poi così meglio che curare. Sentite un po' qua che roba.
Un'accorata denuncia conto quelle sanzioni di ispirazioni dantesca che affliggono il modo moderno e l'attuale concezione di legalità lungo le strade.
L'eterna lotta mai bilanciata tra gioco e amore. E la conclusioni che alla fine, in ogni caso, la strategia del prima non prenderle è sempre quella consigliata.
La Sandra aveva vinto quel concorso a Campobasso, quello che era una gara di velocità a chi scriveva prima. Ecco l'altro lato della medaglia.
Una storia strana, quella di Primo e i suoi fratelli. Solo che la mamma e il babbo ormai non c'erano più, quindi chi poteva ormai spiegarla?
La questione posta da Eva aveva il suo perché in effetti. Ma chi siam noi per sindacare sui disegni di nostro signore Iddìo?
Tutti (quasi) i rischi connessi con questa pratica altamente diffusa tra gli esseri umani, che poi non ci pensano mica al casino che posson combinare.
Quei maleducati che stanno ad ascoltarti mentre sei al telefono. Fortuna che ancora ci son le cabine, che tanto non le usa più nessuno.
Quella famosa litigata tra Escher e sua moglie: ve la ricordate? Passò un po' in secondo piano nelle cronache dell'epoca, ma fu un bordello che non vi dico.
Il mio cane, dovreste vederlo il mio cane. Furbo come una volpe, il mio cane. Sa sfruttare le risorse umane a disposizione in casa come pochi, il mio cane.
Il trucco infallibile del nostro amico Cosimo per quando l'animale non ne voleva sapere di farsi visitare dal veterinario: strano che nessun c'avesse mai pensato prima.
Andare a Roma è facile, ma se devi andare da un'altra parte allora come si fa? Consigli e sopporto morale per quando perdi la bussola, nel senso dell'orientamento.
Quella storia dei salmoni è bella strana, sostiene il nostro amico Tonino. Lui che è un esperto c'è da fidarsi se dice che non gli torna mica tanto.
Se l'avessero saputo quelli di Lost, questo trucchetto auto-psicologico che funziona (quasi) sempre, la serie sarebbe durata mezza stagione.
La parabola la conoscete tutti, ma traslandoci nella vita reale, mica c'avete avuto a che fare voi con l'oste quello dell'osteria giù all'angolo.
Duchamp e i suoi bizzarri gusti per quanto riguarda l'arredamento d'interni. E una soluzione geniale per salvare capra e cavoli.
Non era mica un modo di dire: in quel posto là era successo davvero! Leggi la storia di quel tizio che aveva risolto la questione con un colpo da maestro.
Le parole sono importanti: cerchiamo di sceglierle con cura. Nel senso di evitare quelle che ci annodano la lingua.
Povero il conte Gilberto, lui che avrebbe voluto menar le mani un giorno sì e l'altro pure ma che invece non riusciva mai a sfidar nessuno a duello!
Le lamentele del piccolo Paolino: che questi professori, maestri, dottori, tutta questa intellighenzia insomma, c'è da vergognarsi davvero.
L'età sbagliata per prendere i mezzi pubblici è quella di mezzo. Il problema è che non si sa quanto dura.
Triste la storia del triste Lupini. A lieto fine però, e allora tutto è bene quel che finisce bene o come si dice a tarallucci e vino.
Il povero Lupini ci provava sempre, ogni volta che tornava a casa. Che tanto farsi degli amici era troppa fatica, sosteneva lui.
Tutta una dissertazione profonda e accorata sugli organi che il buon Dio c'ha dato non si sa perché e sui medici che (bontà loro) ce ne liberano.
Quel mio amico esperto di sport estremi dell'estremo oriente. Un approccio ambiguo a metà tra non-violenza e bullismo, meditazione e calci nei denti.
Ha visto che roba quest'anno signora mia? Che non sai proprio come vestirti. E le previsioni del tempo, poi, quelle non ci beccano proprio mai.
Dice dormire tanto fa bene. Mica sempre. Te la ricordi la storia di quella tizia poi come andò a finire? Ci siam capiti, insomma.
Ti ricordi di quello che ci provò a fregar i dottori durante la visita militare? Non gli andò mica tanto bene, eppure l'idea era buona. Ebbe solo tanta sfortuna.
E io che mi ero fidato! Invece poi l'unica cosa che c'avevo guadagnato era un brutto strabismo.
Affrettatevi gente! Occasione unica! Solo per oggi porte aperte. Ma mi raccomando: prenotazione obbligatoria con selezione all'ingresso.
Un'incomprensione madornale, quella tra me e il mio amico Mizio. Fortuna che tutto è bene quel che finisce bene e ci siam rivisti dopo tanto tempo.
Una storia violenta di morti ammazzati, sparati per la precisione. Dove però si cerca comunque di guardare al lato positivo della cosa.
Una storia triste di confusioni armoniche in cucina. Una puzza che non vi dico.
Brutta bestia, la dipendenza, soprattutto quando sbagli sport. Chiedete al Bertacci per saperne di più.
Li avete mai contati tutti? Io sì, e i risultati sono strabilianti. Provate a indovinare!
La strategia del Berselloni era infallibile: lì sospesa tra il far sangue e il fra buon sangue, andava sempre a segno, maledetto mandrillone.
Contro il fumo passivo ma anche attivo, per salvare i fumatori accaniti e anche quelli simpatizzanti. Ecco quello che possiamo dire: non fate come quel tizio là!
Pensavano di avermela fatta, quei mascalzoni che vanno in giro a rubar le macchine. Ma io son furbo come un volpino: sentite questa!
Conta che ti passa diceva il saggio. Anche se in realtà non ti passa mai, diceva il matematico. Poi però c'era uno che invece voleva provarci lo stesso.
Robe che succedono quando non dormi e vuoi guidare lo stesso. No, mica i colpi di sonno, le allucinazioni proprio.
Questione complessa, quella dibattuta qui: secondo voi chi è messo peggio? Via al televoto!
Lo sappiam tutti dai, che è meglio non andar lì a stuzzicare la mamma coi piccoli. Non importava mica che arrivasse Folco Quilici a dircelo.
Oh, alla fine basta crederci. Basta esser convinti, diceva quel mio amico. Che anche star bene alla fine è uno stato mentale, no?
Personaggi che schifavi al liceo e poi ti tocca rivalutari, poca miseria.
Che poi uno gli vengon pure gli scrupoli, che anche a esser educatissimo poi non lo sai mica se la fai giusta. Che la gente poi si offende per un nonnulla.
Pure sull'autobus, cari miei, valgono le regole del quieto vivere e chissà, magari un bel gesto oggi ci tornerà indietro domani. Anche se magari l'apparenza inganna.
Quando sei giovane dentro poi fai fatica a relazionarti con quelli della tua età. Senti un po' cosa successe a quella vecchia di cent'anni.
Anche le relazioni più affiatate hanno macchie indelebili da lavar via. E il Dixan non basta mai.
Andar via da casa presto perché meglio soli che male accompagnati, si dice. Tutto vero, ma anche no.
Il traffico che rallenta il mio cuore, per la precisione. No, non un embolo o un principio di infarto. Amore proprio.
Certi call center delle TV a pagamento sembra proprio che ci tengono sul serio alla qualità della tua vita. Cioè della loro, volevo dire.
Lo sapevate di cosa era fatto questo mondo infame che ci è toccato in sorte di viverci dentro? Proprio le percentuali precise dico eh.
Perché prender tempo son buoni tutti, ma poi vai a capire te cosa farci con tutto quel tempo che hai preso: guarda che annoiarsi è una attimo!
L'avete fatta la lista dei buoni propositi per l'anno nuovo? Io no, e vi spiego perché. Vedrete che non fa una piega proprio.
Una roba che se mi capitasse l'occasione che ce l'ho davanti riuscirei proprio a trattenermi. Come Ali Ağca, ma meno trucido.
Una proposta rivoluzionaria di pay-per-live. Contro la spazzatura della vita moderna, per responsabilizzare chi di dovere con le maniere forti.
Forse un parto programmato avrebbe risolto la cosa, ma eran tempi che le acque di rompevan o senza preavvisto. E poi si sa, Natale è come Pasqua: quando arriva arriva.
Cosa ne sa il fruttivendolo sotto casa di fisica classica? Quanto vengono le mele al chilo e quanto ci mette un chilo di mele a cadere dal bancone fino a terra? Boh.
Tutti questi anni di fumetti sui supereroi ci han fatto il lavaggio del cervello, ma le cose non stan mica così. Almeno secondo una voce che gira nell'ambiente.
Anche le storie più affascinanti finiscono, nel senso che finiscono male. Quando la speranza è l'ultima a morire ma anche lei alla fine si stanca.
Esser figa e non farlo pesare, o piuttosto essere figa e non saperlo. Come portare un paio di scarpe da duecento euro con stile e leggerezza.
Una proposta rivoluzionaria per frazionare il rischio. Dopotutto: che cosa abbiamo fatto, noi, per meritarci questo?
Cronaca nera a Portofino. Misteri irrisolti, poche prove e tanta, tantissima omertà.
Fingersi morti come strategia per tirare a campare: funziona quasi sempre.
L'arte del glamour e l'amore in versi: quando l'attrazione di prende così bene che non c'è più verso di trattenersi ma poi arriva la buoncostume.
Il passaggio dalle lire agli euro? Chiedete informazioni a quella lobby che ne aveva tutto da guadagnare
Statistiche softcore che finiscono per indurre un tristi momenti di lucidità.
Quando la pronuncia è tutto, quando le lingue straniere fregano anche il migliore dei veterinari. Una storia di vandalismo e analfabetismo urbano.
Dice il tempo è relativo, ma non mi pareva mica. E misurabile, pure. Ma allora devo averci il metro sbagliato, io.
Belle le cene con gli amici. Finché non tocca raccoglierne i cocci. Ecco che allora nessuno sa dove vanno nella differenziata.
Non è che non avevo sonno: semplicemente non volevo dormire. C'è una sottile differenza.
Come tagliar corto quella storia della Bibbia. A cura del CIS, viaggiare informati.
Vorrei proprio fare due chiacchiere con quelli che dicono che i gatti non portano malattie.
Non è mai troppo presto per i problemi di cuore. No, non stiamo parlando di infarti, cristo.
E voi a che età avete iniziato a rispodere per le rime a vostra madre? Adolescenze precoci.
A volte i dialetti son così strani che sembra li abbia inventati qualcun altro, mica quelli del posto.
Era meglio trovare occupato, e comunque rispondere male agli sconosciuti è sempre da maleducati.
Salire sugli alberi è un bruttissimo vizio, soprattutto se poi non sai scendere. E la gravità vince, sempre.
Cosa succederebbe se Snoopy sostituisse Fabio Fazio come presentatore di quella famosa trasmissione sulla RAI?
A volte ritornano, perché hanno degli affari in sospeso. O solo per dirti che non torneranno mai più.
Che fine ha fatto l'operetta #1? Vai a sapere. Non si trova, e gira voce che al mercato nero la vendono a più di millemila soldi.